5.4. Problematiche da indirizzare¶
Alcuni aspetti particolarmente sensibili riguardanti il nesso tra i dati e i diritti umani, che vanno oltre quanto strettamente previsto dal GDPR o che collegano il GDPR alla normativa europea, CEDU e internazionale sui diritti umani, riguardano:
rispetto ai dati personali:
violazioni di altri diritti umani come conseguenza di violazioni del diritto alla privacy (e.g. violazione del diritto di accesso alla salute o a prestazioni di welfare a causa dell’utilizzo di sistemi di automated decision-making basati su algoritmi o data-set biased);
condivisione di dati Government-to-Government (G2G) con Stati che utilizzano i dati commettendo violazioni dei diritti umani (in questo caso anche lo Stato che ha raccolto i dati è responsabile);
condivisione di dati Government-to-Business (G2B) che porta a violazioni del principio di non discriminazione e di altri diritti umani (es. condivisione di informazioni sanitarie che vengono usate dalle aziende per decidere di non assumere donne che vogliono avere figli rispetto alla condivisione di dati su donne che si sottopongono a trattamenti di fertilità);
raccolta sistematica di dati biometrici, che potrebbe costituire una violazione sistematica dei diritti umani di per sé in quanto costituente “mass surveillance” (sorveglianza di massa);
rispetto ai dati aggregati:
l’utilizzo di algoritmi e sistemi IA di logica predittiva su dataset di dati aggregati può portare a violazioni del divieto di non discriminazione o di altri diritti a causa di bias presenti nei datasets o nel modello di funzionamento dell’algoritmo;
mass surveillance: la raccolta sistematica di dati può costituire un ostacolo all’esercizio di diritti quali la libertà di pensiero, di opinione, di riunione, di associazione (es. l’attivazione sistematica in spazi pubblici di sistemi di videosorveglianza può costituire una violazione del diritto di riunione).