3.1. Evidenze emerse nella mappatura iniziale¶
Per maggiore completezza, si riportano di seguito anche le principali evidenze emerse dai lavori del primo stream sulla mappatura degli elementi funzionali, focalizzati sull’identificazione dei principali “use cases” in essere, da parte di pubbliche amministrazioni e gestori di servizi pubblici al fine di studiare l’interoperabilità dei sistemi in uso dagli stessi. L’analisi dei casi d’uso proposti dalle amministrazioni ha consentito di mappare le problematiche rispetto alle quattro dimensioni di interoperabilità indicate dallo EIF 1.
L’analisi evidenzia criticità legate alla gestione e condivisione dei dati tra istituzioni, e la necessità di progettare azioni più efficaci per fornire servizi rispondenti ai bisogni ed alle necessità di enti, cittadini ed imprese. I principali punti di attenzione si riferiscono a:
Incompletezza del quadro normativo e spazi di ambiguità rispetto agli obblighi in materia.
Assenza di un modello operativo in tema di data governance che attribuisca ruoli e responsabilità chiare.
Scarsa fruibilità e visibilità del patrimonio dati che gli Enti della PA gestiscono e che devono mettere a disposizione.
Eterogeneità dei processi amministrativi, con mancanza di allineamento su come avvengono i processi, quali sono gli enti autoritativi e gli obblighi rilevanti.
Inadeguatezza del parco tecnologico, che non garantisce adeguati livelli di qualità, sicurezza e scalabilità e si ripercuote sulla qualità dei processi e servizi erogati.
Eccessiva manualità operativa, con utilizzo di dati provenienti da fonti non autoritative, anche in processi di rilevanza.
Onerosità dei processi di scambio dati, con costi di accesso anche per estrarre dati in possesso di altri Enti.